FAMIGLIA:
Lamiaceae.
NOMI COMUNI:
Rosmarein, osmari, gusmarin, sgulmarin, usmaren, ramerino, tresmarino, stammerino, arromaniu, zipiri.
LA PARTE ATTIVA:
I rametti con foglie.
QUANDO SI RACCOGLIE:
I rametti giovani con foglie si raccolgono in primavera, evitando quelli lignificati.
PROPRIETÀ:
Aromatizzanti, aperitive, digestive, antispasmodiche, diuretiche, balsamiche, antisettiche, rubefacenti, stimolanti.
PRINCIPI ATTIVI:
Olio essenziale, colina, un saponoside acido, eterosidi e acidi organici.
COME SI USA LA PARTE ATTIVA
Dal Rosmarino si ottengono un olio essenziale ed estratti utilissimi in profumeria e cosmesi, in liquoreria e in farmacia. Per uso interno il Rosmarino ha proprietà digestive, antispasmodiche e carminative; stimola la diuresi e la sudorazione, regola il ciclo mestruale, fluidifica la secrezione bronchiale, seda le tossi convulse. Per uso esterno è soprattutto un buon antisettico.
L' olio essenziale ha ancora localmente proprietà stimolanti e rubefacenti utili per il trattamento di contusioni, dolori articolari e muscolari, reumatismi e torcicollo.
In cosmesi le lozioni e i bagni deodorano e purificano la pelle, le tinture revitalizzano il cuoio capelluto, i dentifrici e i colluttori al Rosmarino rinforzano le gengive.
USO INTERNO
I rametti:
Per favorire la digestione, stimolare la diuresi, calmare la tosse, fortificare l' organismo.
Infuso:
1 grammi in 100 ml di acqua. Una tazzina o una tazza dopo i pasti.
Tintura:
20 grammi in 100 ml di alcool di 70° (a macero per 5 giorni). A gocce, fino a mezzo cucchiaino, su zucchero.
Tintura vinosa:
2 grammi in 100 ml di vino (a macero per 5 giorni). Un bicchierino dopo i pasti.
USO ESTERNO
I rametti:
Per detergere e purificare la pelle, per le contusioni e i reumatismi.
Infuso:
5 grammi in 100 ml di acqua. Fare lavaggi, gargarismi, sciacqui, impacchi, bagni parziali.
Avvertenza:
Dosi o trattamenti eccessivi possono dare inconvegnenti.